DAL 24 AL 26 NOVEMBRE
Leviatano

Tre microfoni. Due chitarre. Un distorsore. Tre attori – musicisti – performer. Leviatano è un racconto profondamente radicato negli anni ’90, decennio del grunge, neo punk e brit pop. Ed è proprio grazie a questa musica – interpretata dal vivo dagli attori – che prende vita uno spettacolo che mescola realtà e finzione, anni ’90 e contemporaneità, teatro e concerto. Leviatano è uno spettacolo rock. Da vedere, ascoltare e ballare. Leviatano nasce dall’immaginario della nostra adolescenza, piena di sogni e fallimenti. Un’adolescenza difficile, come tutte le adolescenze, ma anche molto divertente. Siamo partiti da noi, dal nostro vissuto, per indagare le infinite risorse della stupidità umana. Beh, non è stato difficile.

“Nel 1995 la polizia di Pittsburgh, Pennsylvania, si presenta a casa di McArthur Wheeler per arrestarlo: McArthur Wheeler, 44 anni, incensurato – un metro e sessantotto per 128 chili – è stato riconosciuto colpevole di rapina aggravata ai danni di due banche. Apre la porta agli agenti e sbianca: “Com’è possibile? Ma io avevo in faccia il succo di limone.” Il succo di limone… Gli inquirenti si scambiano uno sguardo. Il succo di limone ossia… il succo dell’invisibilità? Il caso di un rapinatore improvvisato che, suggestionato da un esperimento con l’inchiostro simpatico, si strizza un limone in faccia e poi assalta due banche finisce in mano a due studiosi di psicologia sociale, David Dunning e Justin Kruger. Il caso Wheeler diventa lo spunto per una “teoria della stupidità”: il cosiddetto Effetto Dunning-Kruger. La ricerca viene pubblicata, ha un enorme successo e consegna al mondo l’archetipo mitologico degli stupidi: McArthur Wheeler, appunto. Leviatano parte da qui, da questa storia di cronaca degli anni ‘90, e la racconta a partire dalle fonti giornalistiche e accademiche. La insegue e la interpreta, affondando lo sguardo nella stupidità – motore potente della Storia – e nelle sue origini. Come il romanzo di Paul Auster a cui Leviatando deve il suo titolo, compie una ricostruzione, ricercando in essa – la storia di un uomo solo tra le rovine dell’America post-industriale – in controluce, la filigrana del mondo contemporaneo.”

Riccardo Tabilio

LEVIATANO

Di Riccardo Tabilio

Con

Giulio Forges Davanzati

Alessia Sorbello

Andrea Trovato

Drammaturgia Chiara Boscaro

Regia Marco Di Stefano

Una coproduzione

Network NdN, Teatro Libero Palermo

Fondazione Atlantide Teatro Stabile di Verona

Centro Teatrale MaMiMò

Col supporto di

TRAC – Centro di residenza teatrale Pugliese

AterlierSì

Dracma – Centro sperimentale di arti sceniche

ORARI

Venerdì 24 novembre ore 20:00

Sabato 25 novembre ore 20:00

Domenica 26 novembre ore 17:00

BIGLIETTI

Intero 15€

Ridotto 10€

ABBONAMENTI

Questo spettacolo è compreso nell’abbonamento STAGIONALE, PROSA, CARNET

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